Non ci stupiamo di certo del bagno di folla subito da questi minorenni, né del fatto che case editrici importanti come Mondadori Electa li pubblichi. Perché in Italia si sta verificando un fenomeno diverso: i media tradizionali cercano di sopravvivere al sorpasso del web portandosi dentro questi "personaggi" con la speranza di attirare anche il pubblico che li segue. Non male! Passiamo agli esempi.
Guglielmo Scilla che su YouTube diventa famoso come "Willwoosh". Ha iniziato sette anni fa, presentando una serie di video comici che affrontavano l'insicurezza, il sesso, San Valentino e altri argomenti che il pubblico di coetanei sentiva vicini. Poi è arrivata l'esperienza con Radio Dee Jay e ora la fiction su Rai 1.
Francesco Matano, "Frank Matano" postava invece, per il pubblico di YouTube video di scherzi telefonici. Da qui è arrivato il reclutamento da parte del noto programma tv "Le Iene" e poi la chiamata a rivestire i panni del giudice in "Italia's Got Talent".
"The Pills" un gruppo comico romano nato nel 2005 che, dopo il successo ottenuto sul canale YouTube con la webserie da loro ideata e interpretata, sono arrivati nelle sale cinematografiche.
Questi casi meritano un po' di riflessioni da parte di chi, come noi, si occupa di comunicazione sul web.
Innanzitutto, è evidente che il loro successo deriva dal fatto che in maniera diversa e personale, tutti questi ragazzi utilizzano un canale dove possono trovare il loro pubblico e riescono ad entrarci veramente in contatto perché ne condividono le problematiche. In questo modo si attiva un processo di identificazione vincente.
Un altro fatto di indiscutibile evidenza è l'imporsi di YouTube come canale di auto-promozione efficace e vincente. Sembra sostituire i talent-scout! Infatti, la tv, il cinema e le case editrici si dimostrano ben attente nel monitorare le tendenze e senza scomodarsi a ricercare i loro talenti nelle periferie o in desolate province, attingono direttamente dal web con la sicurezza di avere un ritorno di audience sicuro.