App Native e App Ibride: quali sono le principali differenze?


11/03/2021


Da qualche anno a questa parte le App hanno avuto, e stanno avendo, una forte espansione, diventando ormai uno strumento indispensabile per tantissime attività e aziende.
I fatti parlano chiaro: quando navighiamo online da smartphone o tablet, l’84,5% del tempo lo trascorriamo navigando sulle App. In aggiunta, i dati Audiweb mostrano come più di un terzo della popolazione, di età compresa tra i 18 e i 74 anni, usi le App in media per 1 ora e mezza al giorno.

Ecco perché, se fino a poco tempo fa non si poteva fare a meno del sito, ora non si può fare a meno di pensare di realizzare una propria App.



Ma… che cos’è un App?

Iniziamo dalla definizione: App è l’abbreviazione di “Application” e con questo termine si intende un’applicazione informatica studiata e progettata per i dispositivi mobili. Per realizzare un’App è necessario rivolgersi ad un team di sviluppatori esperti che conoscano i diversi linguaggi di programmazione. Una volta terminata, sarà possibile scaricarla sui dispositivi mobile dai rispettivi store online, ad esempio Google Play e App Store.


App Native


Ogni sistema operativo ha un proprio linguaggio di programmazione e le App create utilizzando il rispettivo linguaggio vengono dette App Native. Le App native presentano diversi vantaggi:


  • • la realizzazione ad hoc sul dispositivo permette all’App di poter avere accesso e utilizzare tutte le funzionalità del device,
  • • possono inviare notifiche push per una comunicazione già diretta ed efficace,
  • • sono sempre funzionanti, anche in modalità off-line,
  • • sono più veloci e questo permette di offrire agli utenti una migliore User Experience,
  • • sono App facili ed intuitive per l’utente

Le App native quindi possono garantire ottime prestazioni ma presentano costi di realizzazione elevati.



App Ibride


Quando le App non vengono realizzate con un linguaggio proprio di un sistema operativo, parliamo di App Ibride. Il codice di queste App viene scritto tramite un linguaggio web che viene poi adattato al sistema operativo dei dispositivi sui quali verranno installate, questo fa delle App ibride ottime soluzione cross-platform.

Il vantaggio delle App ibride consiste proprio nella possibilità di realizzare un unico codice capace di integrarsi perfettamente con hardware e software dei diversi dispositivi e quindi di adattarsi al sistema operativo del device. In questo modo sarà come avere un’App nativa, ma  portando avant un unico progetto software anziché due distinti e la possibilità di accedere alle funzionalità fisiche del dispositivo come fotocamera, messaggi ecc. Questo si traduce sicuramente in un vantaggio anche in termini di costo di realizzazione.


Come scegliere quale tipologia di App realizzare?

La prima cosa da valutare è il tipo di App che vuoi realizzare e la user experience che vuoi offrire al tuo utente. Inoltre è bene valutare anche la quantità di immagini, tabelle, video, animazioni e dati che l’App dovrà visualizzare. 

Generalmente consigliamo di scegliere App native quando si ha bisogno di prestazioni ottimali e si ha disposizione un budget consistente. Anche per App che integrano funzioni più complesse di realtà virtuale e realtà aumentata.

In tutti gli altri casi le App ibride cross-platform offrono validissime alternative, soprattutto se si desidera creare un’applicazione mobile di carattere informativo o di semplice distribuzione dei contenuti. Inoltre, come già accennato, le App ibride sono la scelta perfetta se il progetto richiede un tempo di sviluppo più ridotto e costi più contenuti.


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